Coaching Individuale
Tu e il tuo Coach in una relazione di partnership mirata al conseguimento dei tuoi obiettivi attraverso un percorso evolutivo.
Tra le tante definizioni disponibili, ti propongo le due che sono per me un punto di riferimento.
Norma Uni: È un processo di partnership (tra il coach e il coachee) finalizzato al raggiungimento degli obiettivi definiti con il coachee e si basa su una relazione strutturata di reciproca fiducia. L’agire professionale del coach facilita il coachee a migliorare le sue competenze mediante la valorizzazione e il potenziamento delle sue risorse.
International Coaching Federation: È una relazione di partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la loro riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale.
Potrei parlare per ore di questo tema ma preferisco pensare che il Coaching debba essere sperimentato e vissuto ed è per questo che mi metto a disposizione, con chi lo desiderasse, per un incontro gratuito nel quale conoscersi e sperimentare una sessione.
Mi sono diplomato nella scuola SUN (Success Unlimited Network®) nel 2013 e, dopo cinque anni di Coaching praticato, ho ottenuto la Credenziale PCC (Professional Certified Coach) rilasciata da ICF (International Coaching Federation).
Oggi, con più di milleseicento ore di Formazione frequentate in queste materie e più di duemilacinquecento ore di Coaching fornite, mi dedico a questa attività in ambito Life, Business e Sport.
Team e Group Coaching
Il Team Coaching e il Group Coaching vedono un Coach (a volte supportato da un co-Coach) che si confronta, facilita e supporta un numero di persone maggiore di una, con alcune fondamentali distinzioni.
Il Team Coaching prevede che gli interlocutori facciano parte di un Team, cioè di un gruppo di persone con caratteristiche ben precise.
Che cosa è un Team per un Coach?
Queste sono alcune delle domande che mi pongo prima di proporre un progetto di Team Coaching:
• Di quanti elementi è composto il gruppo di persone con cui lavorerò?
• Quanto sono “armonici” gli obiettivi dei singoli con gli obiettivi del gruppo?
• Quanto sono realmente sinergiche le attitudini e le caratteristiche individuali?
• Quanto sono ben definiti i ruoli e le competenze? E quanto sono complementari?
• Quanta chiarezza c’è nei processi interni e nelle dinamiche di interazione?
• Quanto è distribuita la leadership?
• Qual è il livello di qualità relazionale e di comunicazione interna ed esterna al gruppo?
• Qual è il grado di fiducia tra i componenti?
• Quanta apertura al confronto c’è?
• Quanta propensione a superare i conflitti c’è?
• Qual è il livello di responsabilità, individuale e collettivo?
Solo dopo aver chiarito se quello con cui lavorerò è un Team e in quale stato di sviluppo si trova, concorderò un progetto di Team Coaching con il committente.
Il Group Coaching, invece, è una attività che il Coach porta avanti con un gruppo di persone che hanno obiettivi simili ma non fanno parte di un Team come sopra descritto. Non me ne vogliano i puristi, per me il Group Coaching è un Coaching Individuale fatto contemporaneamente a più Coachee. Meno personalizzato rispetto ad un percorso individuale ma con tanti benefici derivanti dal confronto con le esperienze degli altri.
Il Team Coaching e il Group Coaching trovano applicazione sia in ambito Business che nel mondo dello Sport.
Coaching Organizzativo
Opero nel mondo aziendale da più di trent’anni e ho vissuto, da dentro, il cambiamento di alcuni paradigmi nell’ambito delle organizzazioni. Ho visto, ad esempio, con i miei occhi strumenti come organigrammi, mansionari, procedure e regole, perdere di anno in anno la loro efficacia.
Per questo motivo, intorno al 2010, ho deciso di iniziare un percorso di integrazione delle mie competenze tecniche con discipline di taglio umanistico come la Programmazione Neuro Linguistica, il Coaching e la Psicologia Applicata. Materie che mi consentissero di aiutare le organizzazioni a crescere, tenendo in primo piano le persone in quanto persone, aiutandole a stabilire e mantenere relazioni di qualità e, di conseguenza, facilitarne i processi di sviluppo.
Oggi il mio lavoro in azienda è cambiato radicalmente. Formazione, coaching e consulenza si integrano con un unico obiettivo: abbinare lo sviluppo aziendale con quello che a me piace chiamare il benessere organizzativo.
Per la formazione attingo, in larga parte, dalla mia Ingegneria del Pensiero®, il coaching organizzativo è al centro dei miei interventi e cerco di limitare la consulenza tradizionale al minimo indispensabile. I risultati e i feedback dei clienti mi incoraggiano a proseguire in questa direzione!
Supervisione e Mentor Coaching
Mi capita spesso di ricevere domande di chiarimento sulla distinzione tra queste due discipline. Provo, se riesco in poche parole, a dirti che cosa ne penso.
Per parlare di questi temi di solito si parte dalla mitologia greca ma credo che sia sufficiente andare indietro di qualche decina d’anni per constatare che la supervisione e il mentoring sono attività ben conosciute e utilizzate, in tante professioni, già da un po’ di tempo. Nel mondo del Coaching, invece, le vediamo entrare in periodi più recenti.
La Supervisione nel Coaching è una attività nella quale il Supervisore (un Coach esperto) facilita la creazione di uno spazio di riflessione nel quale il Coach (che beneficia della Supervisione) può analizzare situazioni specifiche, temi particolari, aree di potenziale miglioramento e tutto quanto ritenga utile per il suo sviluppo professionale.
ICF dice: La Supervisione nel Coaching è una pratica di apprendimento collaborativo finalizzata a migliorare costantemente la competenza del Coach attraverso il dialogo riflessivo, a vantaggio dei suoi clienti e del sistema in cui è inserito. Si concentra sullo sviluppo delle capacità del Coach, offrendo un’opportunità più ricca e più ampia di supporto e sviluppo, creando un ambiente sicuro affinché il Coach possa condividere i propri successi e insuccessi per raggiungere l’eccellenza nel suo lavoro con i propri clienti.
Il Mentor Coaching (preferisco questa definizione a quella generale di mentoring), invece, è una relazione tra un Mentor Coach (sempre un Coach esperto con un ottimo livello di conoscenza) e uno o più Coach che hanno richiesto questo tipo di attività. Gli incontri si focalizzano sulle competenze dimostrate dal/i Coach durante una sessione di Coaching, effettuata direttamente durante l’incontro o registrata.
Il Mentor Coach fornisce feedback su: “Che cosa ha funzionato e che cosa poteva essere fatto diversamente?”
ICF ha creato e gestisce il Mentor Coach Registry, al quale sono iscritto, che elenca i Coach abilitati a lavorare come Mentor Coach nell’ambito delle competenze ICF.
Sia la Supervisione che il Mentor Coaching possono essere fornite a livello Individuale o di Gruppo.
Sport Coaching
Il Coaching è nato negli anni ’80 proprio nello Sport. Successivamente è stato esportato anche nel mondo del Business, in quello Personale e in tanti altri ambiti. Oggi però in Italia viviamo un paradosso: gli Sport, in particolare quelli considerati “minori”, stanno rimanendo indietro rispetto agli altri mondi. Il Coaching è nato nello sport, ha portato un cambiamento e un miglioramento radicale nella vita delle persone eppure, lo vediamo in ritardo proprio nel mondo che l’ha generato. Strano, no?
Il mondo dello Sport è di certo molto articolato e, per noi Coach, tanti sono i potenziali interlocutori: atleti di Sport individuali, squadre, team che assistono gli atleti (allenatori tecnici, preparatori atletici, nutrizionisti, fisioterapisti, mental coach…), genitori, società…
Forse è proprio per questo motivo che è difficile strutturare progetti di Coaching e Formazione nell’ambito dello Sport.
A me, comunque, il mondo dello Sport piace moltissimo!
Oltre al Coaching, una delle applicazioni nelle quali mi trovo davvero a mio agio e che ritengo più funzionali è la formazione (estratta dalla mia Ingegneria del Pensiero®). Formazione sviluppata a supporto dell’operato del Mental Coach. I buoni riscontri mi incoraggiano a proseguire in questa direzione.
Formazione
La formazione è una mia grande passione.
Studiare, Smontare, Semplificare, Sperimentare, Rimontare e Raccontare.
Questo è il mio approccio che, supportato dalla mia grande curiosità, nel 2015 mi ha portato a creare l’Ingegneria del Pensiero®. Poco dopo, spinto da alcuni clienti, ho deciso di strutturare l’Accademia di Ingegneria del Pensiero®: un “ambiente” nel quale allenarsi al “saper pensare meglio&meno” con un approccio pragmatico.
Nel 2020, per “azzerare le distanze” (la mia sede principale è Pesaro) è nata l’Accademia di Ingegneria del Pensiero® OnLine, totalmente riprogettata per dare valore al poter seguire le lezioni dove vuoi, quando vuoi, con chi vuoi e tutte le volte che vuoi.
Oggi molto spesso attingo dalla mia Accademia per sviluppare percorsi di formazione ad hoc a livello Aziendale, Personale e nello Sport.